
Dalla perdita alla rinascita
29 Agosto 2025Ieri ho avuto il piacere di essere ospite a Reggio Emilia degli agenti di Progetti del Cuore, società che mi sostiene dal 2022 e con cui, negli anni, ho condiviso progetti importanti legati a sport, inclusione e crescita personale.
Un appuntamento che si ripete ogni anno, diventato ormai una tradizione: un momento di condivisione dove tirare le somme dei successi raggiunti, ma anche di allenamento mentale per affrontare le sfide che ci attendono.
Il mio ruolo come Speaker motivazionale e Performance Coach è stato quello di portare strumenti pratici, riflessioni e nuove strategie maturate nelle mie esperienze dell’ultimo anno – dallo sport di endurance fino ai progetti educativi nelle scuole – per offrire spunti concreti applicabili anche al mondo del lavoro.
Ho aperto l’incontro ricordando l’incidente che a 17 anni mi ha cambiato per sempre la vita.
Ho raccontato il percorso che mi ha portato a viaggiare in bici in solitaria in tutto il mondo, a realizzare avventure estreme fino alla preparazione e realizzazione dei 10 Record del Mondo sulle 24 ore in bici al velodromo di Palma de Maiorca.
“Non importa da dove parti, ma cosa decidi di fare con ciò che hai.”
Il primo tema che ho affrontato è stato il valore del fare.
A Palma de Maiorca non c’è stato “solo” il traguardo finale dei 500 km, ma tanti “piccoli record” intermedi che hanno reso possibile l’impresa.
Ho invitato i partecipanti a riflettere su quali possano essere i loro piccoli record personali; quei passi concreti che sommati assieme, permettono di raggiungere l’obiettivo finale.
È la stessa logica che guida un percorso di crescita personale, sia nello sport che in azienda: fissare obiettivi intermedi e trasformarli in risultati concreti.
Secondo tema, il lavoro di squadra.
Dietro ogni mia avventura, ogni progetto di coaching sportivo o team building sportivo, c’è sempre un team che mi supporta.
Ho raccontato l’episodio di Pietro, che ebbe l’idea di portare un bagno chimico al velodromo: un dettaglio apparentemente piccolo, ma che ha fatto la differenza nelle ore più difficili della prova, permettendomi così di superare la soglia dei 600 km.
Un altro parallelismo potente sport/aziende, riguarda il tempo limitato.
Proprio come nelle ultime ore di una sfida di endurance, quando il corpo chiede di fermarsi ma la mente deve continuare, anche in azienda spesso ci si trova davanti agli ultimi mesi decisivi per raggiungere un obiettivo.
“Non si tratta solo di resistere, ma di crescere quando la fatica aumenta.”
Ho chiuso il mio intervento con tre messaggi fondamentali:
- I piccoli record portano al grande risultato.
- Nessuno vince da solo: i dettagli del team fanno la differenza.
- Negli ultimi metri si decide tutto: è lì che si costruisce il valore.
Questi concetti non riguardano solo lo sport, ma anche la vita e il lavoro quotidiano.
Sono gli stessi che porto come Formatore esperienziale per aziende, nei progetti educativi per le scuole, e come Speaker per eventi motivazionali in tutta Italia.
Il percorso che condivido ha sempre un filo rosso: resilienza, allenamento mentale, superare i limiti e trasformare le difficoltà in storie di successo.
Perché in fondo, il mio lavoro, e la mia missione, è una sola:
supportare le persone e organizzazioni a scoprire che oltre l’impossibile c’è sempre una nuova possibilità.