“ Lo Sport come metafora di Vita “
Pratico Sport dall’età di 5 anni e da sempre ne colgo il fascino e la continua esperienza di vita e crescita che dona ogni volta.
Judo, Calcio, Atletica, Ciclismo, Triathlon ed oggi i Cammini sono i principali sport che ho praticato nei miei primi 42 anni di attività.
Imprese sportive e/o allenamenti che mi hanno plasmato in tutti questi anni, mi hanno permesso di superare la mia disabilità, permettendomi di poter condividere con migliaia di persone meravigliose esperienze.
Ogni chilometro percorso in sella alla mia bici ed ogni passo fatto durante i Cammini, lo vivo per DIVERTIRMI e coltivare la mia SALUTE.
Sono passato da avventure estreme come nel 2010 in India sulla strada carrozzabile più alta del mondo a 5.602 metri fino ad oggi a camminare con la mia unica gamba e le mie due inseparabili stampelle cammini di oltre 1.000 chilometri.
SCRIVIMI per il tuo percorso personalizzato: info@andreadevicenzi.it

  • Sono state delle giornate particolarmente emozionanti quelle che ho avuto l’opportunità di trascorrere in Sicilia questa settimana. Giornate ricche di soddisfazioni e nuovi incontri, grazie allo staff della Lombardo bike, che anche quest’anno sara’ al mio fianco nella grande avventura che mi vedra’ protagonista in America da Chicago a New Orleans dal 30 maggio al 23 giugno. Onorato ed orgoglioso poter essere sostenuto da un’azienda così importante, che ha creato per l’occasione una bicicletta personalizzata partendo dal suo modello top di gamma denominata “Misano”. Importante anche la responsabilità che mi assumo, con la volontà di dare il meglio per rendere onore alla fiducia che Lombardo bike sta dimostrando nei miei confronti. Per presentare ufficialmente la bicicletta e’ stato organizzato un’evento all’interno dell’azienda con giornalisti ed addetti ai lavori in ambito sportivo/ciclistico. Svoltosi presso gli stabilimenti della Lombardo Bikes mercoledì 3 aprile, ho potuto raccontare ad un pubblico “nuovo” per me, la mia storia, i miei progetti realizzati e quelli futuri. Proiettato il docu-film relativo alla mia scorsa avventura in Scandinavia, anno in cui è iniziata la collaborazione con la Lombardo Bike, è stato altrettanto bello ed emozionante vedere le reazioni dei presenti. L’America sarà un altro grande traguardo. Un’esperienza importante che mi permetterà di continuare a crescere dal punto di vista professionale ed umano, assieme a tutta la mia squadra. Una possibilità in cui il sostegno di aziende come la Lombardo bike è indispensabile. Se si hanno dei sogni bisogna fare di tutto per mettersi nella condizione di realizzarli. Credere in sé stessi e sulle proprie potenzialità e di chi si ha a fianco. Avanti tutta e continuate a seguirmi come state già facendo, per scoprire così, giorno per giorno, come sarà’ la prossima avventura americana “On the Road”.

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  • Oltre all’America, con il progetto “On the Road …sulle tracce dei Miti” che a giugno mi porterà a pedalare da Chicago a New Orleans, c’è un’altra importante iniziativa a cui sto lavorando e che a luglio mi permetterà di tornare in Islanda; terra magica che ho scoperto con l’impresa del 2022, quando ho completato il perimetro dell’isola, partendo da Reykjavík. Questa volta però i protagonisti saranno dieci ragazzi del ITE E. Tosi Busto Arsizio, che accompagnerò in bici lungo un percorso di 500 km dalla Diamond Beach a Reykjavík. In queste settimane sta proseguendo la preparazione di questa nuova impresa e devo dire che, giorno dopo giorno sono sempre più affascinato dall’entusiasmo dei ragazzi, dei loro insegnanti e dei loro genitori, che si stanno impegnando e in tutti i modi per fare in modo che quello che all’inizio pareva solo essere un sogno oggi abbia delle fondamenta più che concrete. Tante realtà si sono avvicinate a questo progetto e hanno deciso di sostenerlo. A loro va il mio più grande GRAZIE. La serata di presentazione organizzata per martedì 26 marzo mi ha trasmesso una carica di energia positiva enorme. E’ stato bellissimo ascoltare le emozioni dei ragazzi che si stanno preparando a questa avventura, raccontando che cos’è per loro “Oltre l’impossibile”. Sono passati ormai due anni dalla ma impresa in Islanda ma questa terra continua a darmi sensazioni magiche. Ho riguardato per la centesima volta il docu-film ed ho rivissuto ancora una volta il viaggio con le stesse emozioni. Sono felice, davvero felice perché questi progetti mi stanno permettendo di conoscere persone fantastiche, giovani fantastici. Se guardo al futuro, puntando su di loro, posso dire che siamo davvero in buone mani. . #oltrelimpossibile #IteTosi

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  • “On the Road”, sulla strada. E’ questo il titolo dell’avventura che affronterò in America dal prossimo 30 maggio, terzo appuntamento di “Progetto ‘22/’26”, dopo Islanda e Scandinavia, con l’obiettivo di realizzare 5 imprese, pubblicare 5 libri e produrre 5 docu-film. Un titolo che vuole essere un omaggio al libro simbolo della Beat Generation. In questa avventura la musica sarà il filo conduttore e anche nel libro di Kerouac la musica aveva un suo spazio importante. In questa nuova affascinante esperienza metto a nudo la mia seconda anima, quella musicale che mi ha accompagnato e accompagna costantemente nella mia vita. Se il corpo umano è composto al 65% di acqua, il mio è composto al 60% di sport e al 40% di musica. Ho scelto quindi di percorrere la “Blues Highway”, da Chicago a New Orleans, un percorso che unisce le principali città simbolo per moltissimi generi musicali blues, il country, il jazz ed il rock’n’ roll! Musica che unisce, supera le barriere (anche quelle create dal colore della pelle), mettendo a nudo le nostre emozioni più profonde e che ha unito le varie anime dell’America: Anglosassoni, Immigrati, Afroamericani, Latinos…. Musica che parla di tristezza, amore, solitudine e desiderio di libertà, musica che rappresenta i volti più attraenti dell’America: i suoi miti, il viaggio on the road, l’opportunità! In questo percorso voglio incontrare musicisti locali ed italiani, come testimoni di quel rinnovamento musicale nato e cresciuto lungo la Via che percorrerò.

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  • Sembra ancora così distante, ma in realtà il 30 maggio è dietro l’angolo. Si avvicina sempre di più la partenza per gli Stati Uniti, dove vivrò la terza grande avventura in sella alla mia amata bici, nell’ambito di “Progetto ‘22–‘26”, che mi ha visto “esplorare” prima l’Islanda nel 2022 e poi la Scandinavia nel 2023. Con la mia squadra da mesi stiamo preparando questa esperienza, che come per le altre, condividerò con tutte/i voi. Tutto deve essere studiato ed organizzato al dettaglio, certamente, e come sempre pronto a riprogrammare in caso di imprevisti, che in in viaggi come questi, come per i precedenti, devono essere sempre presi in considerazione. Il fascino di potermi rapportare con l’ignoto mi ha sempre attratto. Il lavoro è tanto, sono tanti gli aspetti da considerare. Rispetto alle due avventure precedenti, che mi hanno dato e continuano a darmi grandissime soddisfazioni personali, con questa terza esperienza negli Stati Uniti ho voluto ancora di più alzare l’asticella. Sarà un viaggio, da Chicago a New Orleans che unirà quelle che sono le due mie grandi passioni: il ciclismo e la musica. Percorrerò circa 2.500 chilometri in 19 giorni e per ogni tappa ci sarà, ogni sera, intorno alle ore 19 locali e 13 italiane, una diretta dove proprio la musica sarà protagonista. In queste settimane vi accompagnerò, passo dopo passo, pedalata dopo pedalata, dal momento della partenza, facendovi scoprire il fascino e le caratteristiche di questa impresa. Siete pronte/i?

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  • “Iniziata la preparazione invernale” Al termine dell’allenamento di ieri pomeriggio dalle 13 alle 16 in mtb, mi son reso conto di quanto quest’anno la preparazione stia andando a gonfie vele. La mtb mi permette di uscire anche con temperature e condizioni atmosferiche non favorevoli. Non ricordo a memoria, di essere mai riuscito in questo periodo a percorrere così tanti chilometri e stare in sella per tutto questo tempo. Asticella per febbraio posta a 4 ore e per marzo a 5 ore, in cui iniziare lavori con il cardiofrequenzimetro.

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  • Uno degli aspetti più belli legato ai progetti che assieme alla mia squadra stiamo portando avanti, è quello di poter conoscere città, Amministrazioni, persone e progetti, che hanno tanto da raccontare e da trasmettere. Qualche giorno fa si è svolta la cerimonia d’inaugurazione dell’anno di Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024. Proprio a Pesaro, lo scorso 27 settembre ho avuto il piacere di essere accolto, durante il tour in bicicletta da Fidenza a Roma, che abbiamo organizzato per promuovere il Progetto Albatros e sensibilizzare la cittadinanza incontrata sull’autismo. Una bella e calorosa accoglienza, da parte dell’assessore alla Solidarietà, Servizi Sociali, Politiche per la Famiglia, Anziani e Volontariato, Luca Pandolfi, che ci ha fatto omaggio in anteprima proprio della maglia dedicata a Pesaro capitale italiana della Cultura. Un momento importante che abbiamo immortalato in una foto, che oggi mi piace condividere nuovamente con tutti voi e che lega, in qualche modo, il nostro Progetto Albatros a questo anno così importante per Pesaro.

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  • Socio del Panathlon International a Cremona. Sport, Sport e ancora Sport. Dirigenti, sportivi, ex atleti, campioni e campionesse, volti a portare la propria esperienza al servizio della comunità. E’ un onore poter far parte di questo gruppo e mi impegnerò nel portare avanti tutti gli obiettivi prefissati. Il Panathlon International  è l’associazione di tutti i “Panathlon Club”, i quali sono fondati essenzialmente sul volontariato dei soci. Il Panathlon è un Movimento internazionale per la promozione e la diffusione della cultura e dell’etica sportiva, secondo il riconoscimento ufficiale del CIO, e si propone di approfondire, divulgare e difendere i valori dello sport inteso come strumento di formazione e di valorizzazione della persona e come veicolo di solidarietà tra gli uomini ed i popoli. Il termine “Panathlon”, proveniente dalla lingua greca, può essere tradotto con l’espressione “insieme delle discipline sportive”, mentre il motto “Ludis Iungit” significa “uniti dallo sport”. Il Panathlon attua l’unità del movimento e lo dirige con l’appoggio dei club riuniti in distretti su di un territorio idealmente unico e unitariamente rappresentato. E’ aconfessionale, apartitico, senza distinzione di sesso e di razza. Non ha fini di lucro. L’essere Panathleta mi impegna a: Onorare il motto Ludis Iungit e a promuovere l’ideale panathletico; Rispettare le regole del Club di cui sono diventato socio; Dare il meglio di me a titolo di volontariato per far raggiungere al mio Club gli scopi che si è prefisso; Ricercare l’amicizia di tutti i Panathleti, praticarla, e aiutare i nuovi soci a integrarsi rapidamente nella vita del Club; Agire affinché lo sport sia considerato e vissuto come un elemento di cultura degli uomini e dei popoli; Operare permanentemente e dovunque per l’affermazione dell’etica sportiva basata sul fair-play; Prodigarmi affinché una sana educazione sportiva venga data alla gioventù della mia città, della mia regione, del mio paese; Essere d’esempio nel modo di praticare lo sport; Comportarmi da sportivo esemplare quando assisto ad una competizione; Essere un vero ambasciatore dello sport, inteso come elemento di emancipazione dell’uomo, e lottare contro tutto ciò che lo degrada. Rafforzerò il mio impegno con l’assidua partecipazione alle riunioni e alle manifestazioni organizzate dal mio Club e a quelle di altri Club del Panathlon International.

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  • “Risultati inaspettati che emergono quando si lavora costantemente verso gli obiettivi “ben formulati” 800 giovani, riuniti in due incontri presso l’Istituto “Enrico Tosi” di Busto Arsizio. Una mattina speciale e con un sorpresa per i 2.200 giovani dell’Istituto, che mai avrei pensato fosse possibile proporre in una scuola. Nel corso degli incontri ho raccontato loro del coraggio e determinazione, messe in campo nel momento dell’incidente in moto all’età di 17 anni fino ad arrivare ai giorni nostri, con l’impresa in Islanda, completando in 19 giorni il periplo dell’isola. Si è parlato di scuola così come aspetti su cui lavorare fin da ora per prepararsi nel miglior modo possibile al mondo del lavoro. La comunicazione utile per un colloquio di lavoro efficace, riconoscere i propri talenti, così come le strategie nel riconoscere e lavorare sulle varie tipologie di intelligenza che ci rendono unici. Relativa all’avventura in Islanda, eccoci poi arrivare alla speciale sorpresa. Un sogno poter pedalare con la mia due ruote su quell’isola, un duplice sogno poterci andare con dei giovani come mentore o guida. Nel luglio del prossimo anno, rivivrò in 10 giorni, con 10 studenti e due professori, l’emozione di pedalare in questa meravigliosa terra. Una “sfida” lanciata a metà del mio intervento, immediatamente accolta da tantissimi dei presenti, perchè, come il titolo della conferenza annuncia, “credono all’Impossibile”. Vivremo un’esperienza pazzesca, formativa sotto molti punti di vista per tutti/e e che potrà diventare “modello” per tante altre realtà, che siano scolastiche o aziendali. Ci prepararemo dal punto di vista fisico e mentale, ma sarà altrettanto importante l’aspetto del team, la condivisione, il supporto reciproco, la programmazione e pianificazione. Ecco perchè “Cos’Altro”, aspetto dei nostri traguardi di cui solo recentemente ne sono venuto a conoscenza, me ne sono innamorato e porto in scuole ed aziende. “Risultati inaspettati che emergono quando si lavoro costantemente verso gli obiettivi “ben formulati”.

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  • Nella città di Trondheim, si conclude la mia avventura in Scandinavia. Seconda esperienza di “Progetto ‘22/’26”. L’emozione di aver raggiunto il traguardo dopo 2.200 in completa solitaria è stata altissima, tanto da tenermi bloccato davanti alla Cattedrale della città per oltre un’ora e mezza, dopo aver percorso nella giornata 159 chilometri. Era tardissimo, ma la luce era a mio favore, senza causami fretta. All’indomani, dopo un sano riposo in un letto serio, ho potuto godermi appieno la cattedrale, scattando foto e facendo riprese. Questo è parte del lavoro fatto all’esterno. Prossimamente pubblicherò la magia dell’interno.

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  • Terminata questa settimana, fitta di impegni, con tante prospettive e progetti che guardano al futuro, con un evento in cui sono stato ospite di Coldiretti, in piazza Stradivari a Cremona. Innanzitutto ringrazio Paola  Bono, presidente di Coldiretti Cremona, per avermi invitato e per aver creato un’iniziativa “nuova”, che ha coinvolto tanti giovani agricoltori del territorio. Ho avuto l’opportunità di dialogare ed essere intervistato dal giornalista di Rtl 102.5 Enrico Galletti, conosciuto alcuni anni fa alle scuole superiori in cui era alunno. Assieme abbiamo ripercorso la mia storia, come ho affrontato l’incidente, di difficolta’ ma anche di opportunità, parlando di leve motivazionali per poterle superare. Ci siamo soffermati a lungo sulle opportunità che offre il nostro territorio, dove ogni giorno mi alleno, che grazie all’impegno dei nostri agricoltori, riesce a produrre prodotti che sono delle vere eccellenze, frutto di un grande lavoro giornaliero. Un appuntamento che francamente porto nel cuore per un insieme di cose. Il ripensare al pomeriggio di ieri, l’energia, i sorrisi, i colori, forse propria questa energia della terra che spesso ne dimentichiamo la potenza, ma che lei c’è, ed attende di essere riscoperta.

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