
Sport, Inclusione e Viaggi oltre i Confini
8 Maggio 2025Questa mattina ho avuto il piacere e l’onore di essere ospite, in veste di formatore e testimonial, alla riunione del gruppo di Parma di Allianz Assicurazioni.
Un incontro dal tono diretto e autentico, nel quale non mi è stato chiesto di raccontare la mia storia, ma di portare un contributo utile e pratico: come trovare ogni giorno nuovi stimoli per dare il massimo nel proprio lavoro, anche quando le energie calano, gli obiettivi sembrano lontani e le difficoltà si moltiplicano.
Il punto di partenza: la mia storia
Da atleta paralimpico, tutto parte da un evento che ha segnato la mia giovinezza: la perdita della gamba sinistra a 17 anni.
Un momento che avrebbe potuto segnare uno stop, ma che è diventato l’inizio di una maratona fatta di resilienza, coraggio e determinazione.
Negli anni ho scalato montagne, attraversato continenti, percorso migliaia di chilometri in bici o a piedi, fondato un progetto innovativo (#Katana) e affrontato sfide fisiche e mentali che mi hanno formato profondamente.
Tre i momenti salienti dell’intero incontro:
Dall’obiettivo alla sfida
Nel mondo del lavoro, come nello sport di endurance, non basta stabilire un obiettivo: serve trasformarlo in una sfida personale, qualcosa che ti chiami davvero in causa.
Quando lo fai, la motivazione cambia forma: non è più legata solo al risultato, ma alla strada che scegli di percorrere ogni giorno.
È lì che nasce la voglia di migliorarsi, anche quando nessuno guarda.
La mentalità di endurance
Durante l’incontro, ho portato esempi concreti di come si costruisce una mentalità da endurance: la capacità di resistere, di adattarsi, di continuare a muoversi anche quando la fatica si fa sentire.
È un approccio che non riguarda solo gli atleti, ma chiunque lavori in ambienti esigenti, competitivi, in costante cambiamento.
Allenare questa mentalità significa sviluppare pazienza, lucidità, gestione dello stress, ma anche decisione e velocità nel reagire.
Alzare l’asticella senza aspettare il bisogno
Uno dei punti centrali su cui ho lavorato è questo: alzare l’asticella prima che diventi necessario.
Non aspettare che la crisi arrivi per correre ai ripari, ma costruire oggi le competenze, la forza e l’equilibrio che serviranno domani.
È così che si cresce davvero! È così che si vince dentro e fuori!
Il lavoro di oggi è stato intenso e profondo, lasciandomi come spesso mi accade, qualcosa anche a livello personale.
Quando si crea quello spazio dove esperienze reali incontrano professionisti motivati, si genera un’energia capace di lasciare il segno.