• Andrea Devicenzi

    Performance Coach & Paralympic Athlete

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Chi sono


Mi chiamo Andrea Devicenzi, sono Coach e Atleta, appassionato di Sport ed avventure al limite. Sono sposato con Jessica ed ho due meravigliose bambine, Giulia e Noemi.

All’età di 17 anni un grave incidente motociclistico mi ha causato l’amputazione della gamba sinistra. Un evento tragico che ha cambiato la mia vita per sempre.

"Se n’è andata una gamba
ma non la voglia di vivere
ogni giorno della mia Vita
al massimo delle mie possibilità."

Blog

  • “Risultati inaspettati che emergono quando si lavora costantemente verso gli obiettivi “ben formulati” 800 giovani, riuniti in due incontri presso l’Istituto “Enrico Tosi” di Busto Arsizio. Una mattina speciale e con un sorpresa per i 2.200 giovani dell’Istituto, che mai avrei pensato fosse possibile proporre in una scuola. Nel corso degli incontri ho raccontato loro del coraggio e determinazione, messe in campo nel momento dell’incidente in moto all’età di 17 anni fino ad arrivare ai giorni nostri, con l’impresa in Islanda, completando in 19 giorni il periplo dell’isola. Si è parlato di scuola così come aspetti su cui lavorare fin da ora per prepararsi nel miglior modo possibile al mondo del lavoro. La comunicazione utile per un colloquio di lavoro efficace, riconoscere i propri talenti, così come le strategie nel riconoscere e lavorare sulle varie tipologie di intelligenza che ci rendono unici. Relativa all’avventura in Islanda, eccoci poi arrivare alla speciale sorpresa. Un sogno poter pedalare con la mia due ruote su quell’isola, un duplice sogno poterci andare con dei giovani come mentore o guida. Nel luglio del prossimo anno, rivivrò in 10 giorni, con 10 studenti e due professori, l’emozione di pedalare in questa meravigliosa terra. Una “sfida” lanciata a metà del mio intervento, immediatamente accolta da tantissimi dei presenti, perchè, come il titolo della conferenza annuncia, “credono all’Impossibile”. Vivremo un’esperienza pazzesca, formativa sotto molti punti di vista per tutti/e e che potrà diventare “modello” per tante altre realtà, che siano scolastiche o aziendali. Ci prepararemo dal punto di vista fisico e mentale, ma sarà altrettanto importante l’aspetto del team, la condivisione, il supporto reciproco, la programmazione e pianificazione. Ecco perchè “Cos’Altro”, aspetto dei nostri traguardi di cui solo recentemente ne sono venuto a conoscenza, me ne sono innamorato e porto in scuole ed aziende. “Risultati inaspettati che emergono quando si lavoro costantemente verso gli obiettivi “ben formulati”.

  • “Credere all’impossibile” rappresenta il mantra che ha dato vita, sia al mio secondo libro, che alla mia attività sportiva, catalizzatore per lo sviluppo personale. Lo sport ha la capacità di spingerci #OLTRE i confini fisici e mentali, veicolo attraverso il quale riesco ad avventurarmi in sfide al di là delle mie apparenti limitazioni. Nelle varie discipline sportive che ho praticato e pratico tutt’oggi, la #fede nell’impossibile è spesso l’elemento chiave che mi ha guidato a traguardi straordinari. Traguardi inimmaginabili solamente qualche anno fa. #fiducia, non legata esclusivamente alle prestazioni fisiche, ma in ogni aspetto della vita, grazie ad #impegno, #disciplina e #resilienza. Lo sport è per me un terreno fertile per lo sviluppo delle competenze cruciali per la vita, come la gestione dello stress, la cooperazione di squadra e la capacità di superare le sconfitte. Questo è in sintesi ciò che ho portato al Master in Università Bicocca di Milano al MASPES – Master in Management dello Sport e degli Eventi Sportivi e che continuerò a migliorare, giorno dopo giorno, passo dopo passo, per me stesso e per chi si affida alla mia professionalità.

  • Docente al corso di Istruttore di Nordic Walking. Due ore di lezione, presso il Parco Alto Milanese, davanti a corsisti affamati ed attenti, pronti ad assorbire tutte le informazioni che prima la psicologa, poi io, abbiamo portato loro. Tanti gli argomenti trattati, tra i quali l’ASCOLTO, di noi stessi così come delle persone che abbiamo di fronte; la consapevolezza di ciò che ci accade attorno; l’importanza della condivisione e del team. Prima mia esperienza di questo genere, che mi è piaciuta moltissimo. Consapevole di poter portare loro parecchi spunti per diventare ottimi/e istruttori/trici. Aprirsi a nuove esperienze, senza paura ma con la convinzione di essere pronti alla chiamata, riempie di energia per le prossime sfide.

Eventi

Eventi trascorsi