Chi sono

Mi chiamo Andrea Devicenzi, sono Coach e Atleta, appassionato di Sport ed avventure al limite. Sono sposato con Jessica ed ho due meravigliose bambine, Giulia e Noemi.

All’età di 17 anni un grave incidente motociclistico mi ha causato l’amputazione della gamba sinistra. Un evento tragico che ha cambiato la mia vita per sempre.

"Se n’è andata una gamba
ma non la voglia di vivere
ogni giorno della mia Vita
al massimo delle mie possibilità."

Blog

  • La seconda giornata di questo straordinario “Connessione Spirituale TOUR 2025” si è conclusa con l’arrivo in un luogo per me davvero speciale: il Santuario de La Verna. Un luogo che porto nel cuore, perché proprio da qui, nel 2018, partii per la mia prima tappa a piedi verso Assisi e poi Roma sulla “Via di Francesco”. Tornarci in sella, in un cammino così simbolico, ha reso tutto ancora più emozionante. È stata e sarà, senza dubbio, la tappa più dura del tour. Una vera prova di resistenza fisica e mentale: 131 chilometri, 3.000 metri di dislivello e temperature che hanno toccato più volte i 40 gradi. Sono partito da Dovadola puntuale alle 8 del mattino, con buone sensazioni che, nonostante la fatica crescente, mi hanno accompagnato fino all’arrivo. Ma la stanchezza, oggi, si è fatta sentire in modo importante. La prima grande sfida è stata la salita al Passo del Muraglione, che con i suoi 1.000 metri di altitudine ha richiesto impegno ma mi ha regalato anche un tratto relativamente “fresco”, grazie all’orario favorevole. Scattata la foto di rito ed una abbondate idratazione, discesa veloce fino ai 200 metri di altitudine, e poi via con la seconda salita impegnativa della giornata, verso il Valico Croce ai Mori. Qui ho iniziato a sentire le prime vere difficoltà, anche a causa del caldo e, forse, di un piccolo errore nella gestione dell’alimentazione. Una nuova discesa mi ha riportato intorno ai 250 metri, giusto il tempo di prepararmi alla terza e ultima grande ascesa della giornata: quella che porta a Chiusi della Verna, e poi al Santuario. Un finale duro, reso ancora più complesso da una lieve disidratazione e qualche scottatura, ma che ho completato con tanta fatica e determinazione. Al mio fianco, il gruppo si sta rivelando affiatato e motivato, anche se stiamo ancora trovando il giusto equilibrio tra le tante dinamiche organizzative. Oggi, pedalando, ho pensato spesso alla squadra che in questi anni si è formata intorno a me per i miei viaggi. Persone di grande valore e competenti, che hanno reso possibili viaggi incredibili e imprese come il Record delle 24 ore su pista. Un pensiero dunque a loro, che hanno fin qui condiviso sogni, sacrifici e successi. Domani ci aspetta un’altra tappa entusiasmante, verso una città che è un gioiello: Gubbio. Un altro passo avanti, in questo cammino che unisce spiritualità, fatica e bellezza.

    Leggi tutto
  • Il 23 giugno ha preso il via da Modena un cammino speciale, fatto di ciclismo, musica, incontri e profonda spiritualità. È ufficialmente cominciato il “Connessione Spirituale TOUR 2025”, un pellegrinaggio in bicicletta verso Roma, ideato e vissuto da me e Luca Frigeri, diversi ma uniti dalla stessa missione di divulgazione di messaggi positivi e ispirazionali. Un progetto nato con il cuore, pensato per portare luce e ispirazione nel tempo del Giubileo 2025, e che percorre l’Italia da nord a sud attraversando l’Appennino e seguendo poi il tracciato della Via di Francesco, tra luoghi di culto, borghi intrisi di bellezza e paesaggi che invitano alla riflessione e al silenzio. La partenza ufficiale è avvenuta questa mattina presso il Santuario della Beata Vergine della Salute di Puianello, dove abbiamo vissuto un momento toccante: la narrazione della storia del santuario, carica di devozione popolare, e la benedizione prima di iniziare il viaggio. Una partenza avvolta in un’atmosfera raccolta, intima, che ha dato il tono a tutto il progetto: non una semplice avventura sportiva, ma un cammino spirituale condiviso, destinato a lasciare un segno e di far parlare di sé. La giornata è proseguita con una sosta significativa al Santuario di San Geminiano, patrono della città di Modena, e poi alla Cattedrale cittadina, simboli potenti di fede e storia che hanno accompagnato le prime pedalate del tour. Nel tardo pomeriggio, la prima tappa si è conclusa a Monte San Paolo Dovadola, davanti all’Eremo-Santuario di Sant’Antonio, custode silenzioso delle Clarisse. L’accoglienza è stata emozionante: le suore ci hanno accolto con calore e semplicità, offrendo un luogo dove spiritualità e bellezza naturale si fondono in maniera profonda. Luca poi ha tenuto un concerto dedicato proprio alle Clarisse, suonando brani che parlano di speranza, fede, cambiamento, tratte appunto dal suo ultimo albume “Connessione Spirituale”. Insieme poi, abbiamo raccontato i valori che animano questo viaggio: la voglia di testimoniare, di portare parole e gesti che parlino al cuore, di seminare un nuovo modo di credere e vivere. Un momento speciale, fatto di suoni, emozioni e verità, in cui musica e parole si sono fuse in un unico messaggio: tutto è possibile quando si cammina con fede, umiltà e amore. La serata si è poi conclusa con una cena semplice ma straordinariamente significativa, offerta dalle Clarisse: un gesto d’amore che ha confermato come le relazioni vere nascano sempre nella condivisione sincera. Mi piace pensare che in un’epoca segnata dalla solitudine e dallo smarrimento, con fede nel cuore e verità nel vivere, nessun sogno è impossibile.”

    Leggi tutto
  • Andrea Devicenzi Vittoria Park

    Sono stato ospite dell’azienda Vittoria per partecipare a un incontro davvero speciale, organizzato con grande passione dall’amico Fausto Pella. Un momento intenso, ricco di contenuti e di persone straordinarie, tenuto in una location unica: il Vittoria Park, cuore pulsante di passione, innovazione e visione. Insieme a me, una super campionessa, Vittoria Bussi, primatista mondiale del Record dell’Ora e dell’inseguimento, Stijn Vriends, CEO di Vittoria, Antonio Colombo di Columbus, l’ingegnere Romolo Stanco, e molti altri protagonisti del mondo dello sport e della performance. Guidati da Fausto, abbiamo parlato di sfide, di limiti da superare, e di quel pizzico di follia necessaria per trasformare un sogno in realtà. Nel mio intervento ho raccontato il percorso che, passo dopo passo, mi ha portato al recente record del mondo sulle 24 ore, con 602,990 km percorsi con una gamba sola, e agli altri 9 record mondiali collezionati durante quella sfida partita alle ore 12 di sabato 7 giugno. Un’impresa che ancora oggi fatico a descrivere, figlia di ogni viaggio, allenamento, sacrificio e scelta fatta nel tempo. A rendere tutto ancora più speciale, è stata la visita finale al Vittoria Labs, dove prende forma la tecnologia d’avanguardia che permette a tanti atleti di osare sempre di più. Un luogo straordinario, che custodisce competenza, visione e strumenti in grado di disegnare il futuro del ciclismo. Grazie di cuore a Fausto per l’invito e a Stijn Vriends per la calorosa accoglienza. Perché ascoltare campioni, innovatori e persone che ogni giorno sfidano l’impossibile, è fonte di ispirazione reciproca e di nuovi, potenti stimoli. Le imprese non si fanno da soli. Si costruiscono insieme.

    Leggi tutto
  • Eccomi qui, all’indomani della mia impresa sportiva più dura, più folle, più vera. 602,5 chilometri in 24 ore! Con una gamba sola! Un record del mondo, anzi, 10 record del mondo, ma prima ancora un’esperienza che mi ha scosso dentro, nel corpo, nella mente, nell’anima. Sono stato in sella per un giorno intero, dentro un turbinio di emozioni, pensieri, dolori, speranze. A ogni ora, a ogni chilometro, ho imparato qualcosa. Su di me, sulla fatica, sulla tenacia, del quando “vorresti mollare”, ma fai un altro giro di velodromo, 250 metri, ma che sommato agl’altri, costituiscono un record. E adesso, a distanza di poche ore, faccio ancora fatica a raccontare tutto ciò che è accaduto. Ma sento una cosa con forza: è successo qualcosa di grande, e non solo per me. Non esistono imprese individuali. Dietro ogni sogno realizzato c’è una squadra silenziosa e potente, fatta di amici, famiglia, sponsor, professionisti, volontari, sguardi, parole, strette di mano. A voi va il mio primo e più profondo GRAZIE. Non mi sono mai sentito solo! Mai! Nemmeno quando la notte sembrava eterna, nemmeno quando il corpo voleva fermarsi, perché non c’erano obiettivi tangibili da vedere, da toccare. Ora che il record è scritto, resta una certezza: Esistono molte forme di follia. C’è chi, con una gamba sola, pedala per oltre 600 km… e c’è chi, ancora più folle, lo supporta fino alla fine. . E ora? Ora si torna sulla strada, nelle scuole, nelle aziende, nelle comunità. Perché questa impresa non è solo un traguardo, ma un messaggio: Tutti abbiamo dei limiti. E tutti possiamo superarli.

    Leggi tutto
  • Ieri, mercoledì 28 maggio, ho affrontato uno degli ultimi allenamenti prima del grande evento. Un ritiro breve ma intenso, che vivo come la rifinitura finale di un percorso cominciato sei mesi fa. Un cammino che ha richiesto ogni mia energia, fisica e mentale, e che adesso sento scorrere dentro con quella lieve tensione che solo i grandi appuntamenti riescono a generare. Quella tensione buona, che ti accende, ma che non viveno da molto tempo. Quella tensione che ti fa salire un gradino in più, che ti spinge oltre. Sono partito con un po’ di stanchezza accumulata nei giorni precedenti, ma comunque deciso a portare a casa un segnale forte, una conferma. 100 chilometri in poco più di tre ore, insieme a Pietro, in una sessione che ha avuto un doppio obiettivo: testare le gambe… e il cibo. Sì, perché durante le 24 ore non sarà solo questione di muscoli e testa: sarà anche una sfida di alimentazione, idratazione, tempi. Abbiamo provato le pause: 3 minuti ogni ora. Una strategia semplice, ma che sta diventando certezza e che metterò in pratica durante la 24 ore. La velocità media in pista si aggirava attorno ai 32 km/h, che con le pause si traduce in un’effettiva di circa 28,5 km/h. Se riuscissi a mantenere questi numeri per tutte le 24 ore… sarebbe un sogno che diventa realtà. Sono tornato a fine giornata molto stanco ma felice. Soddisfatto in modo profondo del lavoro svolto nei giorni precedenti. Quella stanchezza buona che ti fa sorridere da solo, perché senti che tutto sta andando nella direzione giusta. Allo stesso tempo incredulo, perché quando ci sei dentro fino al collo, tra numeri, allenamenti, fatica e visione, a volte dimentichi la portata di ciò che stai per fare. Mancano solo 10 giorni. E io ci sono!

    Leggi tutto
  • Lunedì 26 maggio ho avuto l’onore di essere ospite delle sezioni AVIS di Sala Baganza e Felino, in provincia di Parma, per una serata intensa e carica di emozioni. Un’occasione speciale che ha intrecciato sport, avventura e l’importanza della donazione del sangue, valori che porto nel cuore da oltre trent’anni. Ad accogliermi, un ricco apericena con salumi tipici di altissima qualità: un benvenuto che racconta tutto l’orgoglio e l’identità di questo territorio, e che ha creato l’atmosfera perfetta per il mio intervento. Il pubblico – numeroso e partecipe – ha seguito con grande interesse ogni fase del racconto: dagli inizi della mia storia sportiva, passando per l’incidente che a 17 anni ha cambiato la mia vita, fino ai traguardi raggiunti e agli obiettivi che mi attendono, come il record mondiale sulle 24 ore in pista. Raccontare quell’incidente non è mai semplice, ma è fondamentale. Non per soffermarsi sul dolore, bensì per dare valore a ciò che è nato dopo: lo studio, il lavoro, la canoa, la bici, le imprese sportive in tutto il mondo, le sfide vinte e – soprattutto – l’amore per la vita. Tra le curiosità del pubblico, grande interesse ha suscitato la bici da record esposta in sala. Una bici speciale, perché racchiude sogni, sacrifici, chilometri e tanta passione. Un simbolo che ha emozionato molti, soprattutto i più appassionati di ciclismo. Essere nuovamente ospite di una sezione AVIS è stato un privilegio. Ringrazio di cuore Marina e Gino per l’invito e per aver voluto condividere con me e con il pubblico questo momento così autentico. Non dimenticherò mai che, nell’agosto del 1990, poche ore dopo l’incidente, furono necessarie ben 19 sacche di sangue in meno di tre ore. Dire che “devo la vita all’AVIS” è, per me, una verità assoluta. Ecco perché continuo, con entusiasmo e gratitudine, a diffondere il messaggio della donazione, cercando di unire il racconto della mia storia a quello di un impegno più grande: quello verso la comunità. Se anche tu, come AVIS di Sala Baganza e Felino, credi nel potere delle storie vere per ispirare, motivare e diffondere valori, scrivimi: sarò felice di raggiungere il tuo territorio per un incontro, una serata, un momento di condivisione. Perché il cambiamento nasce sempre da un gesto. Anche piccolo. Ma fatto col cuore.

    Leggi tutto

Eventi

Eventi trascorsi

  • Iniziano da Sabbioneta le presentazioni aperte al pubblico, relative al mio ultimo viaggio in Scandinavia, Finlandia, Svezia e Norvegia, denominato #crossinthenorth. Faremo assieme un viaggio, grazie a racconti, aneddoti, filmati e foto. Vi aspetto! Vi aspettiamo!

    Leggi tutto
  • Andrea Devicenzi Libro

    Castelverde – 9 dicembre 2022 Altro appuntamento in cui poter venire ad ascoltare e vedere l’Impresa in Islanda. Questa l’organizzazione della serata: Dalle ore 19 MOSTRA FOTOGRAFICA Alle ore 21 – Proiezione del Film “La mia Islanda su di un pedale” Alle ore 21:45 – Presentazione del libro “La mia Islanda su di un pedale” VI ASPETTO

    Leggi tutto
  • Andrea Devicenzi Islanda

    Noceto (PR) – 25 novembre 2022 Presentazione del libro “La mia Islanda su di un pedale”. Dalle ore 18 alle 23 – Mostra Fotografica Alle ore 21 – Proiezione del Film “La mia Islanda su di un pedale” Alle ore 21.45 – Presentazione del libro “La mia Islanda su di un pedale” Seguiranno aggiornamenti

    Leggi tutto