
Sport e Dono con AVIS
27 Maggio 2025Ieri, mercoledì 28 maggio, ho affrontato uno degli ultimi allenamenti prima del grande evento.
Un ritiro breve ma intenso, che vivo come la rifinitura finale di un percorso cominciato sei mesi fa.
Un cammino che ha richiesto ogni mia energia, fisica e mentale, e che adesso sento scorrere dentro con quella lieve tensione che solo i grandi appuntamenti riescono a generare.
Quella tensione buona, che ti accende, ma che non viveno da molto tempo.
Quella tensione che ti fa salire un gradino in più, che ti spinge oltre.
Sono partito con un po’ di stanchezza accumulata nei giorni precedenti, ma comunque deciso a portare a casa un segnale forte, una conferma.
100 chilometri in poco più di tre ore, insieme a Pietro, in una sessione che ha avuto un doppio obiettivo: testare le gambe… e il cibo.
Sì, perché durante le 24 ore non sarà solo questione di muscoli e testa: sarà anche una sfida di alimentazione, idratazione, tempi.
Abbiamo provato le pause: 3 minuti ogni ora.
Una strategia semplice, ma che sta diventando certezza e che metterò in pratica durante la 24 ore.
La velocità media in pista si aggirava attorno ai 32 km/h, che con le pause si traduce in un’effettiva di circa 28,5 km/h.
Se riuscissi a mantenere questi numeri per tutte le 24 ore… sarebbe un sogno che diventa realtà.
Sono tornato a fine giornata molto stanco ma felice.
Soddisfatto in modo profondo del lavoro svolto nei giorni precedenti.
Quella stanchezza buona che ti fa sorridere da solo, perché senti che tutto sta andando nella direzione giusta.
Allo stesso tempo incredulo, perché quando ci sei dentro fino al collo, tra numeri, allenamenti, fatica e visione, a volte dimentichi la portata di ciò che stai per fare.
Mancano solo 10 giorni.
E io ci sono!