
Ultimi chilometri, ultimi pensieri
29 Maggio 2025Eccomi qui, all’indomani della mia impresa sportiva più dura, più folle, più vera.
602,5 chilometri in 24 ore!
Con una gamba sola!
Un record del mondo, anzi, 10 record del mondo, ma prima ancora un’esperienza che mi ha scosso dentro, nel corpo, nella mente, nell’anima.
Sono stato in sella per un giorno intero, dentro un turbinio di emozioni, pensieri, dolori, speranze.
A ogni ora, a ogni chilometro, ho imparato qualcosa.
Su di me, sulla fatica, sulla tenacia, del quando “vorresti mollare”, ma fai un altro giro di velodromo, 250 metri, ma che sommato agl’altri, costituiscono un record.
E adesso, a distanza di poche ore, faccio ancora fatica a raccontare tutto ciò che è accaduto.
Ma sento una cosa con forza: è successo qualcosa di grande, e non solo per me.
Non esistono imprese individuali.
Dietro ogni sogno realizzato c’è una squadra silenziosa e potente, fatta di amici, famiglia, sponsor, professionisti, volontari, sguardi, parole, strette di mano.
A voi va il mio primo e più profondo GRAZIE.
Non mi sono mai sentito solo! Mai!
Nemmeno quando la notte sembrava eterna, nemmeno quando il corpo voleva fermarsi, perché non c’erano obiettivi tangibili da vedere, da toccare.
Ora che il record è scritto, resta una certezza:
Esistono molte forme di follia.
C’è chi, con una gamba sola, pedala per oltre 600 km…
e c’è chi, ancora più folle, lo supporta fino alla fine.
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E ora?
Ora si torna sulla strada, nelle scuole, nelle aziende, nelle comunità.
Perché questa impresa non è solo un traguardo, ma un messaggio:
Tutti abbiamo dei limiti. E tutti possiamo superarli.