Nato nell’ottobre del 2014, questa visione diventata anche Passione, mi ha portato ad incontrare in oltre 500 Istituti di tutta Italia, oltre 80.000 giovani. Attraverso incontri con centinaia di giovani presenti e dopo un breve cenno della mia storia personale, interagisco con gli studenti discutendo e trattando argomenti per loro importanti ma che talvolta non trattano, quali la Motivazione, l’importanza del riscoprire il proprio talento grazie alle proprie risorse, aumentare la propria autostima ed iniziare a dare uno sguardo verso quel futuro desiderato.

  • Andrea Devicenzi Cambogia Oltre l'impossibile

    Il progetto “Oltre l’Impossibile 2” è ufficialmente in marcia verso la Cambogia. Dopo l’entusiasmante esperienza in Islanda, che mi ha visto con dieci studenti dell’Istituto Tecnico Economico Enrico Tosi di Busto Arsizio percorrere circa 600 chilometri in bicicletta, la nuova avventura si sposta in un contesto completamente diverso: la Cambogia. Qui, i partecipanti affronteranno un viaggio di circa 650 chilometri, immersi in paesaggi esotici e sfide climatiche impegnative, con l’obiettivo di superare i propri limiti e crescere personalmente e collettivamente. Il progetto, alla sua seconda edizione, mira a promuovere valori come la resilienza, l’inclusione e la determinazione. I partecipanti sono stati selezionati attraverso video motivazionali, dimostrando la loro volontà di mettersi in gioco in un’esperienza che va ben oltre una semplice gita scolastica. Recentemente, ho avuto il piacere di condurre un allenamento con i giovani che mi accompagneranno in Cambogia. Abbiamo percorso oltre 50 chilometri, suddivisi in due sessioni, testando non solo la resistenza fisica ma anche la capacità di affrontare le sfide logistiche e ambientali che ci attendono. È emerso chiaramente che, sebbene l’entusiasmo sia alto, c’è ancora molto lavoro da fare in termini di preparazione fisica e organizzativa. Durante l’allenamento, ho sottolineato l’importanza di una corretta alimentazione e idratazione, soprattutto considerando le condizioni climatiche che troveremo in Cambogia, dove l’umidità può raggiungere il 100%. Ho inoltre evidenziato la necessità di essere autonomi nella manutenzione delle biciclette, come la sostituzione delle camere d’aria, e di adottare comportamenti disciplinati durante la guida in gruppo per garantire la sicurezza di tutti. Il progetto “Oltre l’Impossibile 2” non è solo un viaggio fisico, ma un percorso di crescita personale e collettiva. È un’opportunità unica per formare cittadini consapevoli e determinati, pronti ad affrontare le sfide della vita con coraggio e determinazione. Per sostenere questo progetto e contribuire alla realizzazione di questa straordinaria avventura, è possibile effettuare una donazione tramite bonifico bancario: INTESTAZIONE DEL CONTO: COMITATO GENITORI ITE E.TOSI IBAN: IT71D0348822800000000033799 CAUSALE: PROGETTO CAMBOGIA Ogni contributo, grande o piccolo, farà la differenza nel permettere a questi giovani di vivere un’esperienza che li segnerà positivamente per tutta la vita. Insieme, possiamo aiutare questi ragazzi a dimostrare che l’impossibile è solo qualcosa che non abbiamo ancora realizzato.

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  • Andrea Devicenzi Istituto Tosi Busto Arsizio

    Questa mattina ho avuto il piacere di essere ospite presso l’Istituto Tecnico Economico Enrico Tosi di Busto Arsizio, nell’ambito del progetto internazionale “Exchange Group Finland Italy – Sport & Inclusion”, che coinvolge studenti finlandesi e italiani in un’esperienza di scambio culturale, educativo e sportivo. Collaboro con l’Istituto Tosi dallo scorso anno, protagonisti di un percorso condiviso che ha già avuto un’importante tappa in Islanda con “Oltre l’Impossibile 1.0”, un progetto formativo e sportivo nato per stimolare nei ragazzi riflessioni profonde sul significato di sfida, resilienza, lavoro di squadra e visione del futuro. Un’esperienza straordinaria, documentata anche in questo trailer, che ha lasciato un segno forte nei ragazzi e negli adulti coinvolti. E ora ci prepariamo alla seconda edizione, che ci porterà quest’anno in Cambogia, in un contesto completamente diverso ma altrettanto ricco di significati. Il progetto “Exchange Group Finland Italy – Sport & Inclusion” si inserisce perfettamente in questo solco: l’inclusione attraverso lo sport, la crescita personale, il confronto tra culture e l’incontro tra storie di vita differenti. Durante l’incontro con questi giovani provenienti dalla Finlandia, ho condiviso la mia storia. Ho parlato della mia adolescenza e dell’incidente che mi ha cambiato la vita, facendomi perdere la gamba sinistra. Ma anche di tutti i passaggi, le scelte, le cadute e le ripartenze che mi hanno portato, oggi, a vivere una vita piena. Ho raccontato dei miei primi lavori, delle mie avventure sportive in tutto il mondo, del progetto imprenditoriale #Katana, nato per trasformare una stampella in uno strumento di libertà e bellezza, e dei nuovi obiettivi per cui sto lavorando: il record mondiale delle 24 ore indoor in bici, i cammini internazionali, e molto altro. Ne è nato un confronto bello, sincero, pieno di curiosità. Le domande dei ragazzi sono arrivate da ogni direzione: dallo sport alla motivazione, dall’inclusione alla fatica, fino al significato di affrontare e superare i propri limiti. Vedere lo stupore e l’interesse nei loro occhi è stato il segno più concreto che progetti come questi funzionano: aprono, uniscono, trasformano. Un grazie all’Istituto Tosi, al corpo docente e agli studenti italiani e finlandesi per questa nuova occasione di crescita reciproca. L’inclusione, il rispetto e lo sport sono linguaggi universali. E oggi ne abbiamo avuto un’ulteriore conferma.

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  • Andrea Devicenzi Connessione Spirituale

    Auspico che le nostre due testimonianze, la mia e quella di luca, possano servire a stimolare giovani e persone di ogni età a portare frutti di bontà e fratellanza, nelle scuole ma non solo, attraverso questi due meravigliosi strumenti, lo Sport e la Musica. Ieri ho avuto l’onore di partecipare come relatore alla conferenza stampa di Luca Frigeri, cantautore modenese che ha presentato al mondo il suo album “Connessione spirituale”, un progetto che intreccia musica pop e valori profondi, in un dialogo aperto e autentico con la vita di tutti i giorni. Un progetto unico nel suo genere che sfida quell’IMPOSSIBILE che anche io amo molto affrontare nelle mie sfide sportive. L’evento si è svolto in un luogo carico di significato: la Basilica di Santa Maria in Montesanto, nota come la Chiesa degli Artisti, a Roma. Un contesto perfetto per un album che, come sottolineato da Monsignor Antonio Staglianò, non parla direttamente di Dio ma dell’essere umano e della sua ricerca di senso. Uno degli aspetti più affascinanti di questo progetto è il modo in cui Luca riesce a trasmettere messaggi profondi attraverso un linguaggio musicale accessibile a tutti, come dice lui “compreso anche dai più piccoli”. Non serve citare direttamente la fede per raccontarla: nelle sue canzoni si parla di emozioni, relazioni, quotidianità, proprio come faceva Gesù nelle sue parabole, utilizzando immagini semplici e universali. Lo stesso Monsignor Castellucci ha evidenziato il legame tra il messaggio di Luca e la spiritualità francescana, quel senso di connessione con il creato e con gli altri, che San Francesco esprimeva chiamando fratelli e sorelle persino gli elementi naturali. Luca ha esordito nel suo intervento citando una frase di Lucio Dalla: “Prima si vive e poi si scrive”. La sua musica nasce dall’esperienza, dall’attenzione ai più fragili, dal desiderio di lasciare nel mondo un sorriso in più, un segno di speranza. Quasi al termine dell’incontro, la sua voce e la sua chitarra hanno preso vita con l’ascolto del brano “Solo un uomo”, che parla della semplicità di chi accoglie la vita come un dono. È stato un momento intenso, vissuto da tutti in rigoroso silenzio ed emozione. Un’occasione per riflettere su come la musica possa davvero diventare uno strumento di connessione tra le persone e con qualcosa di più grande. Un incontro che mi ha lasciato molto e che conferma ancora una volta come le passioni, vissute con autenticità, possano diventare un ponte verso l’infinito. . GRAZIE di aver letto l’articolo. SCRIVIMI se vuoi un commento e metti il LIKE, per me è davvero molto importante. Good Luck!

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  • Andrea Devicenzi La Matita della Vita Scuole

    E’ iniziato a Castellucchio (Mn) e poi a Rodigo (Mn) il nuovo format dedicato alle scuole denominato “La Matita della Vita”. Ogni anno ho l’opportunità di incontrare circa 10.000 studenti delle scuole di tutta Italia, raccontando la mia vita, fatta di difficoltà che ho saputo trasformare in opportunità. Parlo di motivazione, obiettivi, risorse e talenti, utilizzando una metafora potente: la nostra vita è come una matita. Prendendo spunto dal romanzo di Paulo Coelho, ho ideato questo nuovo format in cui mostro ai ragazzi come il percorso di ognuno di noi assomigli a quello di una semplice matita. Anche quando si accorcia, continua a scrivere – Una matita si consuma con il tempo, ma finché ha mina è al suo interno può ancora scrivere. Allo stesso modo, anche noi, nonostante le sfide e le difficoltà, possiamo continuare a crescere e a fare la differenza. Lascia sempre un segno – Ogni tratto lasciato dalla matita è un segno indelebile. Anche le nostre azioni, le parole e le scelte influenzano la vita degli altri, per questo è importante usarle con saggezza. A volte deve essere temperata per funzionare meglio – Quando la punta della matita si spezza o si consuma, deve essere temperata per tornare a scrivere. Anche noi, attraverso le difficoltà e le prove della vita, possiamo rafforzarci e migliorarci. A volte deve essere capovolta per usare la gomma – Quando commettiamo un errore, possiamo capovolgere la matita e usare la gomma per correggerlo. Allo stesso modo, nella vita, cambiare prospettiva ci aiuta a trovare soluzioni ai problemi. Come spesso accade, all’inizio avevo una leggera tensione, curioso di vedere come gli studenti avrebbero accolto questa nuova idea. Devo dire che è stato un enorme successo: attenzione, ascolto, riflessioni e tantissime domande a 360°. Da oggi in avanti, fino alla prossima idea, questo sarà il format che continuerò a perfezionare e adattare sempre più alle esigenze e alle richieste delle scuole che mi inviteranno a parlare nei loro istituti. Se sei interessato/a, SCRIVIMI. info@andreadevicenzi.it

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  • Andrea Devicenzi Oltre l'Impossibile Cambogia

    Incontrare e lavorare con i giovani, è per me sinonimo di energia, stimoli, nuove idee da mettere in pratica per il futuro. Il progetto Oltre l’Impossibile, con il quale durante l’estate appena trascorsa sono tornato in Islanda a percorrere circa 600 chilometri in bicicletta assieme a 10 giovani dell’IT. Tosi di Busto Arsizio, ha confermato in me la convinzione di quanto i nostri giovani possano fare la differenza” in positivo” nella società del domani. Ho conosciuto dei ragazzi fantastici, unici, speciali, che insieme hanno raggiunto il traguardo che si erano prefissati, condividendo gioie e superando difficoltà. Ognuno di loro, con la propria personalità, ha dato qualcosa al “gruppo”, restituendo stimolo e motivazione per i compagni e per me. Sono fiero di loro, di quello che siamo riusciti a fare e del messaggio che con questa grandissima e prima esperienza abbiamo voluto lanciare. Credere all’impossibile non significa andare oltre le nostre possibilità, ma mettersi sempre in gioco, perché ognuno di noi ha delle capacità e delle potenzialità che ci rendono “unici” rispetto agli altri. Un viaggio, quello di “Oltre l’impossibile”, che con l’Istituto Tosi proseguiremo anche nel 2025. La macchina organizzativa si è già messa in moto, con una destinazione esotica e completamente differente da quella precedente, la Cambogia. Anche questa, ne sono certo, sarà un’esperienza eccezionale, anzi, dopo la giornata di ieri, lo è già. In queste ultime settimane ho avuto modo di fare più incontri con i ragazzi che hanno espresso la volontà di partecipare e proprio ieri sono stati selezionati i ragazzi che saranno protagonisti, a luglio, di questa esperienza. Un incontro quello in aula magna, carico di emozioni sia per l’essere stati/e selezionati, sia per chi ahimè non c’è per quest’anno riuscito. Ci tengo a dire che la loro “non selezione alla Cambogia” non deve essere considerata come una bocciatura. Tutt’altro!!! Tutte le candidature erano assolutamente adeguate e meritevoli di partecipare al progetto, ma ahimè non c’è posto per tutti7e. La cerimonia del “passaggio delle biciclette” tra i  ragazzi che sono andati in Islanda e quelli che affronteranno con me la Cambogia, è stata emozionante. Un gesto semplice quanto importante e simbolico. Ho visto tra tutti e tutte presenti, occhi lucidi e lacrime e questo è assolutamente bello, perché sta a significare che quello che abbiamo fatto assieme la scorsa estate ha lasciato il segno ed il desiderio di volerci essere. Ho avuto modo di stare assieme ai nuovi “avventurieri” per due ore, iniziando così questo nuovo percorso di formativo con loro, perché il progetto non prevede “solo” di pedalare, ma un qualcosa di più profondo e di crescita come essere umani, almeno questa è l’ambizione e l’obiettivo che con la dirigenza ci siamo posti. Come i primi dieci d’Islanda, sto di nuovo scoprendo giovani “unici” nel loro essere, con i quali son certo, riusciremo a costruire una squadra così come avvenuto per l’Islanda e che ci porterà all’arrivo. Di lavoro da fare ce n’è molto, la pianificazione è fondamentale per affrontare al meglio questa avventura… Mi auguro di avervi al mio e nostro fianco. SEGUITECI!!!!

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  • Andrea Devicenzi Oltre l'Impossibile

    Rivivere l’avventura in Islanda con i ragazzi del ITE E. Tosi Busto Arsizio è stato un momento di pura emozione. Giovedì sera, le immagini del docufilm ci hanno riportato a quei giorni intensi e hanno riacceso i ricordi di un’esperienza straordinaria. Vedere gli occhi lucidi dei ragazzi nel momento in cui è apparso l’arrivo a Reykjavik è stato toccante, così come, al mio arrivo, riabbracciarli uno ad una. Non è da tutti affrontare 500 chilometri in bici, superando paure, limiti, e l’incertezza del “non ce la faccio”. Eppure loro ce l’hanno fatta!!! Sono orgoglioso di averli accompagnati in questo viaggio, di aver visto nei loro occhi la forza di chi ha deciso di andare oltre, di chi ha dimostrato che i giovani come loro rappresentano la parte più bella e luminosa della società di domani. Insieme, durante quei giorni, siamo cresciuti. Io, loro, tutti. Per questo amo lavorare con i giovani: sono capaci di ispirare, trasformare e spingerti sempre a dare di più. Con la squadra, abbiamo già nuovi progetti in cantiere, perché per noi il futuro di questi ragazzi sarà sempre una priorità assoluta.

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  • Una bella mattinata di incontri quella di giovedì 1° febbraio,organizzata dai i ragazzi all’istituto Romani di Casalmaggiore. Moltissime le realtà del territorio coinvolte oltre a me con A. Pro.Sport., come ProLoco, Croce Rossa e tante altre. 5 incontri da 40 minuti ciascuno in cui i giovani sceglievano a proprio piacimento cosa andare ad ascoltare. Oltre alla mia storia personale, ho trattato con loro l’importanza della comunicazione e la differenza tra il sogno e l’obiettivo. Un’altro momento di crescita e confronto in un’ottica assolutamente costruttiva.

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  • Le cose belle trasmettono energia, quell’energia positiva che ti permette di pianificare nuove esperienze, che possono rappresentare punti di riferimento importanti nella crescita personale di ognuno di noi. L’avventura in Islanda del 2022, letta da questa prospettiva, mi ha dato tanto, mi ha insegnato tanto. Un viaggio in sella alla mia bici di 2200 chilometri, dove l’imprevisto, ogni giorno, era dietro l’angolo, in cui la capacità di “riprogrammare”, rispetto a quanto pianificato preparando l’esperienza, si è dimostrata una abilità/competenza fondamentale. Con “La mia Islanda su un pedale”, grazie al libro ed al docufilm che è stato realizzato, ho girato l’Italia, incontrato tantissime persone ed “assorbito” ancor più energia positiva, che mi ha permesso di trasmettere al meglio il fascino di avventure come queste. Messaggio che è stato particolermente accolto dai giovani, dando così vita a “Oltre l’Impossibile”. Progetto che durante la prossima estate mi permetterà di tornare in Islanda, assieme a 10 ragazzi dell’Istituto Tecnico E. Tosi di Busto Arsizio, per percorrere con loro circa 500 km in bicicletta. Un progetto che passo dopo passo sta crescendo e che a sei mesi dalla partenza, programmata per il 21 luglio 2024, assieme ai docenti della scuola ed ai ragazzi selezionati, stiamo cercando di perfezionare. Giovedì 18 gennaio presso l’Istituto Tosi si è svolto il primo incontro di programmazione con i ragazzi ed i loro genitori. Facilmente palpabile l’entusiasmo presente nell’aula magna dove si sono svolte el due ore. E’ stato così presentato il progetto, a cui ha fatto seguito il racconto della mia esperienza nel 2022 e la proiezione del Docu-film, al termine del quale ho chiesto ai ragazzi cosa stessero pensando, per percepire le loro reazioni a seguito della visione delle immagini. A seguire ho illustrato il percorso, presentato le giornate ed i chilometri da percorrere. I giovani saranno divisi in tre Team. Il primo si occuperà della partenza e del percorso, il secondo della descrizione dei luoghi, il terzo della gestione del campo base, della cena e della colazione. I tre gruppi si alterneranno durante l’avventura, svolgendo ciascuno per due volte ogni mansione. Continueremo ad incontrarci fino alle soglie della partenza, per continuare a preparare al meglio questa grande avventura. Un’avventura che non sarà solo in terra Islandese in sella alle nostre bici, ma un vero e proprio percorso formativo, prima, durante e dopo. Non mancano i “compiti a casa” e per il prossimo incontro ho chiesto loro di presentare un luogo d’interesse che incontreremo durante il viaggio e quali sono le prerogative che intendono raggiungere. Sarà un’esperienza fantastica, ne sono certo e da questa, come tutte le cose belle, ne nasceranno tante altre. Continuate a seguirci e aiutateci a sostenere questa grande esperienza.

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  • Andrea Devicenzi Scuole

    Da oltre dieci anni incontro presso gli Istituti di tutta Italia i nostri giovani. Quest’anno, a seguito dell’impresa in Islanda, ho preparato ad hoc un progetto in cui discutere con loro di: – Superamento delle proprie difficoltà – Riacquisire la propria autostima – Trasformare i propri sogni in obiettivi Durante gli incontri dialogo con loro partendo dalla mia esperienza di vita in cui all’età di 17 anni persi per sempre la gamba in un incidente motociclistico, supportato dalla proiezione di brevi filmati e foto estremamente significative. Grazie alle mie stampelle, mi sposto dall’inizio alla fine dell’incontro tra di loro, per lanciare il forte messaggio di quanto è importante accettarsi così come siamo, valorizzando la nostra unicità, senza vergogna o temere il giudizio altrui. Scrivetemi a questo indirizzo per ricevere maggiori info: info@andreadevicenzi.it

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  • Andrea Devicenzi & Galdus

    “Esperienze di bene e bellezza in tempi di crisi” E’ questo il titolo che quest’anno, l’ente di formazione milanese, ha dato in occasione dell’appuntamento annuale denominato “Piazza Galdus”. Un occasione di incontro tra giovani, adulti, scuola, professionisti e imprese. Con il titolo “Vale la pena”, l’evento è stato dedicato al tema della FATICA, e di quanto sia comunque opportuno non fermarsi in un momento storico come quello che stiamo vivendo segnato da guerra, pandemia e crisi economica. 4 incontri nell’arco della mattina in cui ho incontrato 4 classi  e portato loro i miei motivi per cui “ne vale la pena”. Attenzione e tanta curiosità da parte dei giovani presenti. Ringrazio tutti i presenti e le persone che hanno permesso ma soprattutto pensato ad un evento simile, per dare un forte segnale a questi giovani, risorse del nostro futuro. La mia missione in questi incontri non cesserà mai, convinto del bene ed utilizzo che riescono a dare a tutti i presenti.

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  • Andrea Devicenzi Liceo Parma

    4 incontri – 8 ore di formazione – 13 classi – 400 giovani coinvolti. Si è concluso quest’oggi alle 13 presso il Liceo delle Scienze Umane Sanvitale a Parma, il progetto “la scuola resiliente”. Innanzitutto sento il dovere di ringraziare la professoressa Carlotta Mauri per l’impegno e la grande volontà messa in campo nel voler svolgere questi incontri. Partito dalla mia storia personale nei primi minuti per “catturare” l’attenzione dei giovani presenti, ogni incontro ha vissuto una sua storia con diverse sequenze di argomenti, scaturiti dalle domande e dalle curiosità dei giovani. Le nostre difficoltà che spesso e troppo ci limitano e come poter raggiungere i nostri sogni, consapevoli delle risorse che abbiamo dentro e riuscire ad esprimerle nella vita di tutti i giorni. Ho raccontato loro la storia di Erika, loro coetanea che ha saputo prendere per le corna un grosso problema, superarlo con tenecia e coraggio ed oggi ha fatto diventare lo sport, ragione di vita. Rimango sempre più affascinato da quanto i nostri giovani sappiano dimostrare interesse ed intelligenza. Guardarli negl’occhi, notare il cambio di postura sulle sedie, un’attenzione quasi imbarazzante, trasmettendoti in ogni momento, CAPISCO e ne faccio tesoro! Ragazzi, Andrea, tiferà sempre per voi!!!

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  • A due anni di distanza, rieccomi tornare in questa meravigliosa città, Paestum. Domani incontrerò gli alunni e alunne del Liceo Piranesi con cui dialogherò di difficoltà e opportunità, fallimenti e successi, oltre che al mio prossimo viaggio in Islanda. E’ stato ed è magico essere ritornato qui in questa bellissima terra e già in autostrada ascoltare l’accento delle persone al mio fianco mentre mi gustavo il caffè. Una trasferta Campana che mi vedrà anche a Castellabate giovedì mattina e che già con questa passeggiata mi ha regalato bellissime emozioni.

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