La missione di questo progetto è stabilire il Record del Mondo delle 24 ore su pista.
È una sfida estrema, affrontata con una gamba sola, che rappresenta il culmine del mio percorso sportivo e dimostra come la
determinazione possa superare ogni ostacolo.
Ho raggiunto risultati significativi in tutto il mondo, chilometro dopo chilometro, preparando il terreno per questo traguardo.
Ora, con il supporto di un team di professionisti, sono pronto a scrivere un nuovo capitolo.
Questo record richiede una preparazione meticolosa: allenamenti quotidiani, un’attenzione particolare alla nutrizione e una
strategia mentale solida.
Con una distanza per giro di 250 metri, l’obiettivo è fissato a 500 chilometri: 2.000 giri da percorrere dalle 17:00 alle 17:00 del giorno successivo.
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Le notizie del progetto
Eccomi qui, all’indomani della mia impresa sportiva più dura, più folle, più vera. 602,5 chilometri in 24 ore! Con una gamba sola! Un record del mondo, anzi, 10 record del mondo, ma prima ancora un’esperienza che mi ha scosso dentro, nel corpo, nella mente, nell’anima. Sono stato in sella per un giorno intero, dentro un turbinio di emozioni, pensieri, dolori, speranze. A ogni ora, a ogni chilometro, ho imparato qualcosa. Su di me, sulla fatica, sulla tenacia, del quando “vorresti mollare”, ma fai un altro giro di velodromo, 250 metri, ma che sommato agl’altri, costituiscono un record. E adesso, a distanza di poche ore, faccio ancora fatica a raccontare tutto ciò che è accaduto. Ma sento una cosa con forza: è successo qualcosa di grande, e non solo per me. Non esistono imprese individuali. Dietro ogni sogno realizzato c’è una squadra silenziosa e potente, fatta di amici, famiglia, sponsor, professionisti, volontari, sguardi, parole, strette di mano. A voi va il mio primo e più profondo GRAZIE. Non mi sono mai sentito solo! Mai! Nemmeno quando la notte sembrava eterna, nemmeno quando il corpo voleva fermarsi, perché non c’erano obiettivi tangibili da vedere, da toccare. Ora che il record è scritto, resta una certezza: Esistono molte forme di follia. C’è chi, con una gamba sola, pedala per oltre 600 km… e c’è chi, ancora più folle, lo supporta fino alla fine. . E ora? Ora si torna sulla strada, nelle scuole, nelle aziende, nelle comunità. Perché questa impresa non è solo un traguardo, ma un messaggio: Tutti abbiamo dei limiti. E tutti possiamo superarli.
Leggi tuttoIeri, mercoledì 28 maggio, ho affrontato uno degli ultimi allenamenti prima del grande evento. Un ritiro breve ma intenso, che vivo come la rifinitura finale di un percorso cominciato sei mesi fa. Un cammino che ha richiesto ogni mia energia, fisica e mentale, e che adesso sento scorrere dentro con quella lieve tensione che solo i grandi appuntamenti riescono a generare. Quella tensione buona, che ti accende, ma che non viveno da molto tempo. Quella tensione che ti fa salire un gradino in più, che ti spinge oltre. Sono partito con un po’ di stanchezza accumulata nei giorni precedenti, ma comunque deciso a portare a casa un segnale forte, una conferma. 100 chilometri in poco più di tre ore, insieme a Pietro, in una sessione che ha avuto un doppio obiettivo: testare le gambe… e il cibo. Sì, perché durante le 24 ore non sarà solo questione di muscoli e testa: sarà anche una sfida di alimentazione, idratazione, tempi. Abbiamo provato le pause: 3 minuti ogni ora. Una strategia semplice, ma che sta diventando certezza e che metterò in pratica durante la 24 ore. La velocità media in pista si aggirava attorno ai 32 km/h, che con le pause si traduce in un’effettiva di circa 28,5 km/h. Se riuscissi a mantenere questi numeri per tutte le 24 ore… sarebbe un sogno che diventa realtà. Sono tornato a fine giornata molto stanco ma felice. Soddisfatto in modo profondo del lavoro svolto nei giorni precedenti. Quella stanchezza buona che ti fa sorridere da solo, perché senti che tutto sta andando nella direzione giusta. Allo stesso tempo incredulo, perché quando ci sei dentro fino al collo, tra numeri, allenamenti, fatica e visione, a volte dimentichi la portata di ciò che stai per fare. Mancano solo 10 giorni. E io ci sono!
Leggi tuttoIeri è stato finalmente il momento che attendevamo da settimane: il test delle 8 ore sul velodromo coperto di Palma de Maiorca. Un test fondamentale, perché in questi progetti estremi – dove la distanza è enorme ma le certezze poche – non si può improvvisare nulla. Bisogna mettere il corpo, la mente e l’intero sistema alla prova, per osservare, capire, correggere. Sono stati 197 i chilometri percorsi, una distanza importante che ci dà una chiara indicazione: i 500 km nelle 24 ore non sono un sogno folle, ma un obiettivo possibile, reale, alla portata. Certo, è stato solo un terzo della distanza totale, e lo ricordo a me stesso con umiltà: non per smorzare l’entusiasmo, ma per nutrire la concentrazione, affinché rimanga viva, alta, costante fino al 7 giugno. La gamba ha risposto alla grande. Non una fitta, non una flessione, ma un rendimento pieno, potente, continuo. E questo, per un atleta amputato come me, è già di per sé una conquista enorme. La posizione in bici è quasi perfetta, ma ci sono ancora dei piccoli aggiustamenti da fare: e su questo siamo già al lavoro, perché a quei livelli ogni millimetro può fare la differenza. L’alimentazione? Precisa, fluida, calibrata. Ma so già che nel test di 12 ore tra due settimane e soprattutto il giorno del Record dovrò apportare alcune modifiche. La macchina funziona, ma per farle percorrere 500 chilometri senza soste serve il carburante giusto, al momento giusto, nella forma giusta. E poi c’è lei, la mente! Ha tenuto bene, solida, lucida, determinata. Solo dopo la quinta ora qualche pensiero pesante ha bussato, ma l’ho cacciato fuori dalla porta velocemente. Lo dico spesso: nei record, la parte fisica è fondamentale, ma è la mente a decidere se arrivi al traguardo o ti fermi prima. Oggi sento la stanchezza. Alcune parti del corpo gridano più forte di altre. Ma dentro di me c’è una soddisfazione potente, che supera la fatica. Il team è carico, io sono motivato. Abbiamo le risposte. Ora serve solo continuare a fare domande giuste, nelle prossime settimane, fino a quando la linea del traguardo diventerà una linea di partenza… per ispirare, per dimostrare, per ricordare al mondo che nessun limite è troppo grande. Infine, ancora un ringraziamento a tutti gli amici e alle aziende che hanno scelto di credere in questa impresa e che sono al mio fianco in questa avventura: Borello Supermercati, Progetti del Cuore, Quixa, Pomì, Fondazione Dona di Slancio, Coppini Arte Olearia, Geass, Equistasi, Katana, Outwet, Zinzino, Edel Costruzioni, Lombardo, FIZIK, Anmic Cremona, CSR, Visioli Immobiliare e Avis Casalmaggiore. Il viaggio verso il Record continua. Più pronti, più uniti, più vivi che mai.
Leggi tuttoIeri è stata una di quelle giornate che difficilmente dimenticherò. Sono finalmente tornato a pedalare sul velodromo coperto di Palma de Maiorca, lo stesso che il 7 giugno sarà teatro del mio tentativo di Record del Mondo sulle 24 ore. La prima sessione, oltre un’ora e mezza, è stata intensa, mirata, specifica. Poi, una seconda parte più “libera”, in cui ho scelto di esplorare, di salire sempre più in alto lungo le pareti dell’anello, cercando il mio limite. Sì, il limite. Quello fisico, quello tecnico, ma anche quello mentale. A circa 38 km/h, la ruota posteriore ha iniziato ogni tanto a slittare: un segnale, un confine da conoscere, rispettare, superare. È stato un allenamento, certo, ma anche un incontro profondo con l’emozione. Una di quelle emozioni che ti fanno dire: “Non vorrei più scendere dalla bici.” E in effetti, non ho smesso: dopo un po’ di riposo, nel pomeriggio sono risalito in sella, stavolta su strada. Due ore leggere, senza traguardi né pressioni, solo per far girare la gamba, liberare la mente e prepararla per queste due giornate intense che mi aspettano: 5 ore oggi, 8 domani! Ogni dettaglio, ormai, ruota attorno al Record. Tutto è pensato in funzione di quel momento. E posso dirlo chiaramente: non credo di aver mai sentito così tanto un traguardo sportivo come questo. La condizione mentale che sto vivendo – fatta di concentrazione, cura, presenza – mi piace, mi completa, mi rende più forte. Sento che sto alzando il livello. E non solo come atleta: questa crescita, questa determinazione, inizia a contaminare ogni ambito della mia vita. Il viaggio verso il record continua! La preparazione è a buon punto, e se escludo la settimana finale di recupero, continuerò ad alzare lo stato di forma giorno dopo giorno. Sto costruendo qualcosa di speciale, e il 7 giugno sarà solo il momento in cui tutto si manifesterà. Grazie a chi mi sta seguendo, supportando, motivando. Continuate a pedalare con me! Perché questo traguardo, anche se personale, non lo sto rincorrendo da solo.
Leggi tuttoMancano poco più di 40 giorni a quel 7 giugno che da mesi occupa ogni mio pensiero.Quel giorno tenterò di stabilire il Record del Mondo su pista nelle 24 ore, puntando a infrangere la soglia dei 500 chilometri: l’equivalente di 2.000 giri di pista, dalle ore 12 del sabato fino alle ore 12 della domenica. Per questa sfida, una scelta per me rara, ho deciso di affidarmi a una preparatrice che mi segue ormai da 5 mesi. Allenamenti su pista, sui rulli, in strada, in palestra, sessioni a corpo libero e tanto stretching: tutto è studiato nei minimi dettagli per portarmi a livelli che sinceramente credo di non aver mai raggiunto prima. 500 chilometri sembrano un traguardo quasi impensabile, ma ci credo davvero.!!! Il weekend appena trascorso mi ha dato nuove conferme: circa 270 chilometri percorsi in due attività molto diverse tra loro, che mi hanno fornito dati e sensazioni fondamentali.I 1.700 metri di dislivello affrontati e un imprevisto — il taglio di un copertoncino poco fuori Cremona — sono stati altri tasselli preziosi. Ogni ostacolo che supero mi adatta meglio alle difficoltà che inevitabilmente incontrerò durante quelle ore concentrate e intense. La squadra che mi supporta crede fortemente nella possibilità di raggiungere questo traguardo, e questo per me è un aiuto immenso.Diversamente da altre imprese passate, stavolta sto vivendo e gustando pienamente questo stato di concentrazione crescente. Giorno dopo giorno, sento di essere sempre più “in sella”, con l’entusiasmo vivo di ascoltare quel “VIA” dai giudici che certificheranno il tentativo di record dopo 24 ore. Un grazie sincero a tutti gli amici e alle aziende che hanno scelto di credere in questa impresa e che sono al mio fianco in questa avventura: Borello Supermercati, Progetti del Cuore, Quixa, Pomì, Fondazione Dona di Slancio, Coppini Arte Olearia, Geass, Equistasi, Katana, Outwet, Zinzino, Edel Costruzioni, Lombardo, FIZIK, Anmic Cremona, CSR, Visioli Immobiliare e Avis Casalmaggiore. Il viaggio verso il 7 giugno continua! Con il cuore, la testa e la gamba, pronto a dare tutto!
Leggi tuttoGiovedì 30 gennaio, a Castiglione Torinese, ho avuto il piacere di presentare ufficialmente la mia nuova sfida: stabilire il Record del Mondo sulle 24 ore in pista. L’obiettivo è chiaro: coprire 500 chilometri sul velodromo coperto di Palma de Maiorca, nelle isole Baleari, il 7 e 8 giugno. Un’impresa mai tentata prima da un atleta paralimpico, che sarà omologata dalla World Ultra Cycling Association. La conferenza stampa si è svolta nella sede amministrativa di Borello Supermercati, Main Sponsor del progetto, con la partecipazione di amici, istituzioni e sponsor. Fiorenzo Borello ha espresso il suo entusiasmo nel supportare questa avventura, sottolineando il valore del messaggio che porto nelle mie sfide: spingersi sempre oltre i propri limiti attraverso lo sport. Anche la consigliera della Città Metropolitana di Torino, Clara Marta, e la rappresentante dell’amministrazione di Castiglione Torinese, Graziella Busca, hanno condiviso parole di sostegno e incoraggiamento. Questa sfida rappresenta per me un nuovo stimolo. Dopo anni di avventure in Islanda, Scandinavia e Stati Uniti, torno a cimentarmi in una disciplina che mi ha sempre affascinato: l’endurance su pista. La preparazione è intensa e curata nei minimi dettagli, con il supporto di un team di allenatori che mi aiuta a gestire non solo la componente atletica, ma anche quella mentale, fondamentale per affrontare 24 ore di sforzo continuo. Un ringraziamento speciale va a Borello Supermercati e a tutti gli sponsor che hanno reso possibile questa impresa che sono: Borello Supermercati, Progetti del Cuore, Quixa Assicurazioni, Pomì, Outwet Abbigliamento, SH+, ANMIC Cremona, Coppini Arte Olearia, Equistati, EDEL Costruzioni, Fi’Zi:K Selle e Scarpe, KatanaMove, CoralClub, Zinzino e CSR. Inoltre, questa sfida avrà una finalità sociale grazie al sostegno della Fondazione “Dona di SLAncio: raccogliere fondi per l’associazione “Insieme a te”, che permette alle persone malate di SLA di tornare in spiaggia e vivere l’emozione di un bagno in mare. Questo progetto sarà raccontato anche attraverso un docufilm che seguirà il mio percorso di preparazione fino al giorno del record. Inoltre, un giovane studente di Gassino Torinese, Giulio Giovannini, ne farà l’argomento della sua tesi di maturità, analizzando come si costruisce un record del mondo. Ora il focus è sulla preparazione. Io e la mia squadra siamo determinati a dare il massimo per scrivere una nuova pagina nella storia dello sport di endurance. PHOTO Credits: Sergio Pignatta
Leggi tuttoSi è conclusa la prima giornata di allenamento di questo secondo ritiro a Palma di Maiorca, un passo fondamentale in preparazione a uno degli appuntamenti più importanti del 2025. La giornata è iniziata con un allenamento mattutino dedicato ai test sui materiali e alla verifica dello stato di forma, seguito nel pomeriggio da una “sgambata” di 90 minuti su strada per sciogliere la muscolatura in vista del doppio impegno previsto per domani. Il motivo di tutto questo lavoro? Per ora preferisco mantenere un po’ di suspense. Tutti i dettagli verranno svelati giovedì 30 gennaio alle ore 11, durante la conferenza stampa che trasmetteremo in diretta sui miei canali social: Facebook, Instagram e YouTube. Sono estremamente soddisfatto dei progressi fatti fino ad oggi, ma resto consapevole che la strada per raggiungere il traguardo è ancora lunga e ricca di sfide. Fortunatamente, posso contare su un team straordinario che mi supporta sia qui a Palma di Maiorca che in Italia. Mi addormento stanco, ma pieno di gratitudine e determinazione. A domani per il racconto della seconda giornata. Giovedì 30 si avvicina: continuate a seguirmi!
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